Corteggiamento
Dove sei? Ci siamo incrociati qualche volta, negli ultimi giorni, ma non è stato certo abbastanza. Voglio di più. Che me ne faccio di vedere la tua mano? Il tuo piede? La tua spalla? Lo trovi morboso? Forse, lo è. Forse lo sono.
Ma sono i tuoi occhi che voglio. È il tuo petto che bramo. Anche il tuo collo potrebbe andare. È il tuo cuore che desidero più di ogni altra cosa. Sarebbe così semplice, così, vero? Mi farai mai questa concessione?
Non so più da quanto tempo va avanti, questo tira e molla. Ore? Giorni? Mesi? No, mesi è impossibile, dai, però… Però il caldo, il freddo, la fame, il sonno. Mi sembra di inseguirti da tutta la vita, ormai.
Ecco! Eccoti lì! Tracci una scia di colore davanti alla cornice della finestra e sparisci di nuovo. Eccoti di nuovo! Il mio cuore batte così forte che mi fa tremare le gambe. Vedo la tua spalla, la tua mano. Ma tienitele! Sono i tuoi occhi che voglio; il tuo petto, il tuo collo, il tuo cuore. Dammi il tuo cuore, cosa ti costa?
Ti guardo mentre ti volti con l’armonia di una piuma nel vento. Vedo i tuoi occhi, il tuo petto, il tuo collo. Vedo il tuo cuore, è lì, lì sotto che batte, che mi chiama. Eccomi! Sono qui! Finalmente ti vedo. Io ti guardo e tu, sì, anche tu mi guardi. Guardi proprio me. Allora sapevi! Forse anche tu…?
Aspetta, cos'hai in mano?
Mentre il sole inizia a calare, mi paralizzo; il dubbio mi assale. Cosa sono io per te? Cosa sei tu per me?
Ci guardiamo ancora per pochi istanti, tu dal tuo mirino e io dal mio; tu nel mio mirino e io nel tuo. Due pedine intercambiabili dal destino immutabile. Il mio cuore batte così velocemente; non mi ero mai sentito così vivo.
Allento la presa e ti guardo mentre stringi il dito attorno al grilletto. Sì, è così che sarà.


"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere appostato"
Mi ricorda "la decima vittima", un racconto di non mi ricordo chi che lessi in un'antologia un milione di anni fa al mare